IL TEATRO ROMANO 'INTARANTOLATO' DA EUGENIO BENNATO

Eugenio Bennato (fratello di Edoardo) è riuscito a faralzare il pubblico del teatro Romano al ritmo travolgente della Tarantella,ballo popolare tipico del Sud. Col suo spettacolo Briganti Emigranti l'artista èriuscito a coinvolgere gli spettatori in un concerto vivo e passionale,evocando atmosfere e giri di chitarra appartenenti a un'epoca lontana, maancora capaci di riscaldare il cuore degli ascoltatori. La musica popolare comemezzo di comunicazione, strumento di coesione sociale e superamento delle lotte,questo è stato il messaggio del sound Mediterraneo e in continua evoluzionesperimentale. Quasi 30 anni di carriera, 17 dischi all'attivo e una passionefolgorante per la musica popolare (nel '69 fonda la Compagnia di CantoPopolare, all'epoca una vera scommessa, il primo e più importante gruppo diricerca etnica e revival della musica popolare dell'Italia del Sud); questisono stati gli ingredienti che hanno permesso a Bennato di trionfare alFestival spoletino. Sul palco si è visto un artista coinvolgente, trascinato dalla sua stessa musica, senza pause, come asottolineare l'intensità di chi ha vissuto sempre in movimento in cerca dinuove esperienze di vita e musicali, così come l'inesauribile creatività lo haavvicinato alla Taranta (nel '98 crea il movimento "Taranta power", perringiovanire il ritmo delle Tarante rituali rivisitate in chiave moderna).  L'operazione musicale di Bennato è riuscitain pieno nella serata  del teatro Romano,visto che alla fine del concerto i più giovani si sono alzati ‘intarantolati' ehanno accompagnato i vertiginosi ritmi della band con un ballo energico esfrenato. Il messaggio è arrivato chiaro al Festival: la musica unisce.