"LA BELLA E LA BESTIA" AMMALIA UN PUBBLICO COMPIACIUTO E FINALMENTE NUMEROSO (foto I.Trabalza)

(Car.Van.)- Buone notizie dal fronte spettatori in questo Spoleto53 che già più volte abbiamo definito "orfano" di platea adeguata.

Ieri pomeriggio all'Auditorium della Stella frotte di genitori e figli si sono ritrovati per la seconda opera in programma nella rassegna del Teatro per Ragazzi voluta dal Festival. Con "La Bella e la Bestia" prosegue il dialogo degli artisti dell' Accademia Perduta-Romagna Teatri, con il pubblico dei piccoli e dei grandi alla ricerca del significato delle differenze, che adeguatamente comprese, aiutano a crescere, liberi di affrontare qualsiasi situazione senza limiti esterni o comunque imposti.

Un mercante, padre di tre figlie, si smarrisce nel bosco. Trova rifugio nel palazzo della Bestia. Qui cerca di rubare una rosa e per questo la Bestia lo minaccia di morte. L'unica possibilità di salvezza è che sia una delle figlie a morire al suo posto. La più bella accetta il sacrificio. Ma andrà incontro ad un altro destino.

"Attraverso l'avvincente intreccio di questa fiaba classica- dicono gli artisti di Accademia Perduta- intendiamo parlare di alcuni aspetti di questo tema quanto mai attuale, in particolare, in questo caso, del "diverso"che sta dentro di noi. I protagonisti della storia hanno entrambi caratteristiche che li rendono particolari, ma, al tempo stesso, affini ad ognuno di noi. Il nostro lavoro si incentra soprattutto sull'approfondimento e sulla ricerca dei loro aspetti più umani: perché l'essere umano a volte diventa bestia? C'è forse una "bestia" dentro ognuno di noi? Cosa ci spinge ad essere cattivi, a continuare ad esserlo?"

Come nella precedente rappresentazione "I Musicanti di Brema", la scena è "piena" solo dagli attori che in questo caso sono anche degli ottimi atleti e sicuramente anche dotati di esperienza nella danza sia classica che moderna. Il linguaggio non è solo legato alla parola ma anche ad un continuo movimento del corpo che viene "usato" per le più disparate necessità, da un viaggio tempestoso sotto la neve ad una rinfrescante bevuta, ad una gustosa scena sul bon ton a tavola, dove ovviamente la Bestia da il meglio di se, tra le risate compiaciute dei bambini.

Ma su tutto si nota la voglia di raccontare qualcosa che rimanga impresso nel profondo e che lasci la memoria di gesti, musica e parole anche nella mente più innocente. Ecco perchè lo spettacolo, seppure meno ammiccante verso i piccoli presenti in sala, comunque piace, proprio perchè non abbandona mai la sua vocazione fiabesca.

Se proprio una pecca, la vogliamo trovare, si dovrebbe migliorare a nostro parere l'amplificazione dell'Auditorium, che comunque è dotato di una buona acustica naturale, ma se amplificato in maniera approssimativa rischia di far sovrapporre la musica di sottofondo alla voce degli attori.

Impagabili nella loro disponibilità prima e dopo lo spettacolo, i protagonisti Liliana Letterese e Andrea Lugli, i quali si fermano di buon grado a chiedere se il pubblico ha domande da rivolgergli e poi a firmare autografi a qualche piccolo fan intimidito da questi spettacolari "danzatori della parola".

Molto "piaciona" ma tenera l'ultima scena, quando Bella e Bestia finalmente innamorati e liberi, si lanciano in un girotondo, il tutto sulle note di "La Cura" di Franco Battiato:

"Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore, dalle ossessioni delle tue manie. Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te".

Che sia di buon auspicio per un ritrovato "amore" tra il pubblico ed il Festival.

 

LA BELLA E LA BESTIA

di Roberto Anglisanie Liliana Letterese
con Liliana Letteresee Andrea Lugli
regia Roberto Anglisani
coreografie Caterina Tavolini
costumi Lorenzo Cutuli
produzione Accademia Perduta / Romagna Teatri