ATTESA PER IL DEBUTTO DI "CROCIATE" LIBERAMENTE ISPIRATO A "NATHAN IL SAGGIO" (foto I.Trabalza)
(Car.Van.)-Presentato ieri alla stampa lo spettacolo "Crociate", il cui debutto è in programma per domani alle 18 al Teatro Caio Melisso, Spazio Carla Fendi. Presenti il regista Gabriele Vacis, autore anche del testo liberamente ispirato a "Nathan il saggio" di G.E. Lessing, e l'attore Valerio Binasco, unico protagonista in scena.
Crociate è un lavoro teatrale che offre molteplici spunti di riflessione sulla necessità di elaborare percorsi di pace e di reciproca tolleranza, indispensabili, ieri come oggi, per superare le diffidenze e favorire una reale integrazione tra le culture e le genti. Nathan il Saggio, poema illuministico di Lessing, racconta la storia dell’ebreo Nathan, che, perduti moglie e figli in un pogrom antisemita, adotta un’orfana cristiana di nome Recha. La vicenda si svolge a Gerusalemme, crocevia delle tre religioni monoteiste - cristianesimo, ebraismo, islamismo - nel corso della terza crociata.
“Ci sono momenti in cui ritornano conflitti che sembravano dimenticati -dice il regista Gabriele Vacis- la modernità ci aveva illusi che le differenze tra le fedi fossero roba antica. Ma a volte l’antico e il moderno si intrecciano senza logica. Il teatro è antico. È il luogo della meditazione civile e può aiutare a comprendere. Crociate fa incontrare voci, magari lontane tra loro: quelle di tanti uomini che nel corso del tempo hanno trovato le parole per rivolgere domande a Dio e cercare negli eventi le sue risposte”.
Mettiamola così, i due non sono proprio "mostri" di simpatia comunicativa, considerando probabilmente l'incontro poco più di una formalità legata ai doveri della produzione dello spettacolo. Ciò nonostante tentano di comunicare il valore spirituale del testo, pur liberamente tratto dall'originale di Lessing, specificando che le religioni sono il dramma principale del mondo ed ostentando un certo distacco per ciò che è pratica religiosa "ormai vuota di significato", dice un Vacis quasi infastidito.
Al di là delle singole opinioni in materia, non si comprende molto il senso di affermazioni cosi radicali. In fondo se si sceglie un testo come quello di Lessing si sa bene dove si va a finire. E magari la "religione" non è solo "chiesa" di qualunque genere o nome.
Ma il linguaggio in teatro è quanto di più libero e modificabile esista e su questo ci immoliamo alla buona fede di Vacis.
Valerio Binasco invece tiene molto a far capire alla stampa la grande "opera" dell'attore monologante e lo fa con un tono, come dire alla Roy Batty di Blade Runner "Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... ". In effetti dovrà sostenere diverse parti in scena, dal Templare a Sal�h al-Dīn (Saladino, volgarmente detto).
Ora non resta che andare allo spettacolo perchè in effetti un pò di curiosità c'è e nessuna conferenza stampa potrà mai rubare la scena ad un lavoro teatrale frutto di passione e professione.
CROCIATE
con Valerio Binasco
allestimento e scenofonia Roberto Tarasco
tecnici di scena Alberto Comino, Massimiliano Gulinelli, Luca Loddo
produzione Teatro Regionale Alessandrino