BUSTRIC SFOGLIA “IL LIBRO DELLA GIUNGLA” E CONQUISTA I GIOVANISSIMI DEL FESTIVAL (Foto I. Trabalza)

(Francesco De Augustinis) - Quando in un’opera musicale per bambini si vedono le teste dei più piccoli muoversi in ogni direzione  per vedere meglio il palco coperto dai “testoni” di grandi e genitori, è il segno più concreto del successo di ogni rappresentazione.

Da catalogare dunque tra i successi “Il libro della Giungla”, lo spettacolo per i giovanissimi spettatori del festival andato in scena ieri al Teatro Nuovo (. L’originale raccolta di racconti “The Jungle Book” di Rudyard Kipling è divenuta arcinota grazie alla celebre versione a cartoni animati della Disney, maestra nel veicolare una musica difficile come quella classica attraverso linguaggi narrativi più adatti ai bambini, con i grandi risultati che più o meno tutti conosciamo.

Anche nello spettacolo in scena al Teatro Nuovo le musiche di Rossini, eseguite dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta con maestria e simpatia da Marcello Bufalini, divengono accessibili grazie al linguaggio narrativo sul palco.

Ci si domanda, prima dello spettacolo, in che modo si possa mettere in scena la giungla di un paesaggio indiano, il vicino villaggio e soprattutto i tanti animali-personaggi: dalla pantera Bagheera all’orso Baloo a tutti gli altri, che popolano questa favola. La risposta, dopo la sinfonia introduttiva dal Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, arriva… pedalando!

Quando il protagonista unico dello spettacolo (orchestra a parte, è chiaro) arriva in sella a una bici sul palco del teatro spoletino, “di passaggio tra Bombay e Calcutta”.

Mentre l’orchestra milanese, già avvezza a spettacoli e rassegne per bambini, sfodera tutte le note de Il libro della Giungla di Miklòs Ròzsa, sul palco un artista di strada, un saltimbanco, un prestigiatore, un trasformista, insomma, Sergio Bini (in arte Bustric), diventa ora un coccodrillo, ora  una tigre, il piccolo Mowgli, e la notte stellata.

Inizia così uno spettacolo capace di far aprir la bocca ai bambini in platea, con bolle di sapone che si levano in aria, palline che roteano e cadono dal palco profanando gli spazi dell’orchestra, giochi di prestigio e tanto, tantissimo spazio all’immaginazione.

A dir poco versatile, il 57enne attore fiorentino, laureato in filosofia e noto al pubblico televisivo per le sue apparizioni come attore in Annozero (dove simulava le interviste ai politici) e a quello cinematografico (nella Vita è bella interpretava il ruolo di Ferruccio Papini, il miglior amico di Benigni). Peccato che sia stata prevista una sola rappresentazione. sarebbero di certo stati ancora tanti i bimbi che lo avrebbero apprezzato. E anche i loro genitori.

 

© Riproduzione riservata

Foto Ivano Trabalza Studio per Tuttoggi.info