FESTIVAL, "I MUSICANTI DI BREMA" FAVOLA ANTICA PER ADULTI-BAMBINI (foto I. Trabalza)

(Car. Van.) -Mentre, come sempre accade in questo nostro paese, una città intera era paralizzata dietro ad uno degli incontri della Nazionale di calcio del Torneo Mondiale in Sudafrica, all'Auditorium della Stella andava in scena una deliziosa piece dedicata ad uno dei temi favolistici più conosciuti dei Fratelli Grimm, "I Musicanti di Brema".

Nell'ambientazione dell'Auditorium, una scena volutamente scarna e dominata da non più di 6 "balle" di fieno, diventa l'immaginifico scorcio di una campagna che di volta in volta si arricchisce di oggetti di scena che trasformano un aia, nell'interno di una casa colonica o di una stalla alla bisogna.

La storia, piuttosto nota, narra di 4 animali, un cane, un gatto, un asino ed un gallo, che dopo aver denunciato al mondo la loro magra esistenza di animali, in un sussulto di umanizzazione, fuggono verso un immaginario sistema di vita "migliore"che gli permetta di vivere serenamente.

Un percorso verso la tanto decantata Brema, città ideale, che si trasforma in un vero cammino iniziatico, e che porterà i simpatici protagonisti a misurarsi con temi di grande spessore.

Un compito decisamente arduo per gli animaletti che si vuole dotati di un "io" collettivo piuttosto che di quello individuale come nel genere umano.

Tuttavia sentimenti come quelli della speranza, della solitudine o il valore dell'amicizia, trasformano la favola dei Grimm in una vera palestra di vita per ragazzi, per indicare quella sorta di convivenza civile e microcosmo sociale che dovrebbe essere la nota caratterizzante di una vita umana.

In verità all'Auditorioum chi si è divertito domenica con maggiore evidenza sono stati i genitori che hanno colto il messaggio meglio dei piccoli, che invece come sempre sono attratti dalle musiche coinvolgenti ( tutte suonate e cantate dal vivo), ma tutti insieme ugualmente molto partecipi ad una rappresentazione che fa apparire l'idea del Teatro per Ragazzi del Festival dei 2 Mondi come una sorta di grande lezione del celeberrimo Mestro Manzi, quello di "Non è mai troppo tardi".

E poichè davvero non è mai troppo tardi ci si augura una maggiore presenza agli spettacoli, al momento questa la nota dolente di Spoleto53. Mettici il cattivo tempo, la Nazionale e forse anche il fatto che si tratta del primo weekend, le platee semi vuote finiscono per mortificare gli spettatori più coraggiosi ed anche le compagnie che con rispetto, è proprio il caso di dirlo, si avvicendano sul grande palcoscenico di Spoleto.

Menzione d'onore per l'Accademia Perduta Romagna Teatri, inserita nel Teatro Stabile d'Arte Contemporanea che porta in scena non solo " I Musicanti di Brema", con repliche fino al 25 di Giugno, ma anche "La Bella e la Bestia" il 26 e 27 Giugno e "L'Orchetto" in prima assoluta dal 30 Giugno fino al 4 Luglio. Bravissimi e di grande "mestiere" Maurizio Casali, Mariolina Coppola, Lucia Puechler e Paola Baldarelli. Regia di Claudio Casadio su un adattamento del testo dello stesso Casadio e di Giampiero Pizzol.

Nota di colore per il personaggio del Gallo che in un impeto di dominio organizzativo, come solo i galli nel pollaio sanno fare, si mette a parlare ai suoi sodali imitando la voce del Premier Silvio Berlusconi. Ma è solo un attimo, poi tutto torna nell'ambito della favola, quella a lieto fine.

 

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