FESTIVAL, FERRARA IN ROSA E NON SOLO PER LA GIACCA... (Foto I.Trabalza)

(Carlo Vantaggioli)- Non è certo  in discussione la capacità artistica del M° Giorgio Ferrara che in questi anni di direzione del Festival dei Due Mondi, ha però messo in luce anche una spiccata verve di comunicatore. E che oggi fosse una giornata speciale lo si è capito subito dalla splendida giacca rosa indossata con un’appropriato paio di pantaloni  di candido lino bianco e gli chicchissimi mocassini bordeaux. Da far invidia al famoso studio di colorimetria che il Cav. Berlusconi faceva imparare a memoria ai candidati di Forza Italia ai tempi che furono. L’occasione giusta per comunicare alla stampa i primi dati sull’andamento di Spoleto54 relativamente alla prima settimana di programma.

E poiché i colori non mentono, i dati sono rosei e forieri di ulteriori sviluppi su cui non vogliamo lanciarci in azzardate ipotesi divinatorie, se non altro per lasciare intatta la suspance per il colore della prossima giacca del Maestro. Tutto ciò è già moda peraltro!

Ed allora cominciamo con i 4mila e 600 biglietti “staccati” al botteghino, e le 7mila e 500 presenze totali tra mostre, eventi e la rassegna su Cinema e Psicanalisi. Ferrara ci tiene a dire che stiamo parlando del raddoppio delle presenze  rispetto alla scorsa edizione, con un +16% di incasso. Funziona, sempre secondo Ferrara, anche l’iniziativa promozionale di  “Porta un adulto a Teatro”, come stanno dando i loro frutti anche le convenzioni particolari con gli Hotel spoletini. Molto alto anche il numero dei giornalisti accreditati che sono un centinaio.

Ferrara tiene a dire che l’attenzione sul Festival si è fatta di nuovo molto intensa segno questo che la qualità non è mai venuta meno e che il percorso di recupero rispetto alla situazione degli “anni d’oro” sta lentamente prendendo corpo.

“Del resto- afferma Ferrara rispondendo alla domanda di un giornalista- ho sempre detto che rispetto alla difficili condizioni in cui ho trovato il Festival all’inizio di questa avventura, ci sarebbero voluti almeno 3-4 anni di tempo per vedere i primi risultati.”

Sulla tipologia di pubblico presente e sulla nazionalità dello stesso, argomento che di solito fa appassionare anche i più remoti Bar della periferia spoletina, orfani da sempre degli “americani”, Ferrara da l’annuncio curioso di aver incontrato al Tric Trac due messicani. La cosa fa un po’ sorridere a tutta prima , tanto che lo stesso Maestro si affretta dire che i due avevano pianificato la venuta spoletina nell’ambito di un più ampio giro italiano. Si rischiava con l’aneddoto dei messicani, di fare la parodia di “Un Marziano a Roma” di Ennio Flaiano.

Ma che ci sia un pubblico appena un po’ diverso è una sensazione che si sta facendo strada tra gli addetti ai lavori. Non è un mistero, e su questo si è già scritto fiumi di inchiostro, che i fine settimana sono strategici per l’afflusso di spettatori. Lo conferma anche Giorgio Ferrara che ormai considera la cosa strutturale, anche se con un tono appena euforico in pendant con la giacca, fa sapere alla stampa che proprio stamattina, per la prima dei Concerti di Mezzogiorno, il Teatro Caio Melisso era completamente pieno. Ed anche questo è un segnale visto il tipo di spettacolo e il giorno della settimana, martedì.

Insomma ci sono come solito due modi di vedere le cose, il bicchiere mezzo pieno ed il bicchiere mezzo vuoto. E poiché si sta parlando della sola prima settimana sarebbe meglio guardare il famigerato contenitore dal fondo in su perché ad affogare (nello stesso bicchiere) c’è ancora tempo. Le condanne le lasciamo ai carnefici.

Ed a proposito di bicchieri, ci scappa anche una domanda "delle 100 pistole" per Ferrara, al quale un giornalista presente chiede conto di alcuni rumors che lo vorrebbero in partenza per Venezia (Biennale). Ferrara alla domanda non fa un frizzo, anzi uno “spritz”, e si limita a rasoiare così,  “Venezia è una splendida città, non conosco la Biennale, conosco bene invece l’Harry’s Bar…glielo consiglio”. Prosit !

© Riproduzione riservata