LA RIBELLE FANNY ARDANT, FA VOLARE SPOLETO AD EST. INCANTESIMO INTERROTTO DA...UN FISCHIETTO ARBITRALE

di Carlo Ceraso

La voce di Fanny Ardant come il più prezioso e leggero tappeto di seta con il quale volare lungo tutto il Danubio. Le note dell’ensemble da camera del San Carlo di Napoli a raccontare quel vento dell’Est che accarezza la Mitteleuropa.

Un viaggio che ieri sera ha portato il Teatro Romano fino ai confini della Russia, accompagnato dalle note di Mahler, Prokofiev, Rachmaninov e dalla voce narrante della nota attrice francese. Un progetto, questo Chants d’Est” voluto dalla violoncellista Sonia Wieder-Atherton e che solo la Ardant poteva interpretare.

Lei che - come confessava qualche giorno fa a Valerio Cappelli sulle colonne del Corsera – non prova “niente di interessante a Ovest, l’Est è la culla dell’Europa”.

Eccola Fanny la ‘ribelle’, lei che a 22 anni ha abbandonato la famiglia che non la voleva attrice, lei che tre anni fa (a 48 anni) dichiarava la sua simpatia per Renato Curcio (salvo affrettarsi, il giorno dopo, a chiedere scusa ai famigliari delle vittime del terrorismo).

Anche lei, ieri, ha pagato lo scotto di un pubblico scarso (nenche la metà dei posti del Romano) che però l’hanno seguita e applaudita con entusiasmo, al termine di uno spettacolo suggestivo dove brani dalle note dolorose e inquietanti si alternano alla dolcezza di una ninna nanna o all’allegria tipica delle musiche gitane.

Per nulla azzeccata la scelta del Romano che mal si prestava alla piccola orchestra del San Carlo, magistralmente diretta da Gennaro Coppabianca. Spostando magari di un quarto d’ora l’inizio della rappresentazione, per consentire la conclusione del Cedare Lake Ballet impegnato in Piazza Duomo, sarebbe risultato più adatto il Teatro Caio Melisso.

Ma a rompere l’incantesimo creat della Ardant sono state le gracchianti evoluzioni di un fischietto arbitrale che provenivano da un campo sportivo sottostante il Teatro. E non è la prima sera. Probabilmente non sarà neanche l’ultima, se la Fondazione e il Comune non prendranno urgentemente dei provvedimenti. Poteva anche starci di anticipare il Festival di una settimana per non sovrapporre il Concerto finale alla finale dei Mondiali, ma francamente sorbirsi un torneo di calcio amatoriale durante uno spettacolo appare davvero troppo.

 

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